escursione al monte Epomeo

nota bene :

Escursioni  ad Ischia percorsi di trekking sul’ isola d’ Ischia per camminatori esperti e con le scarpe di trekking necessariamente

Escursione : Ascesa al monte Epomeo

ascesa al monte Epomeo

sentiero CAI 501

Il percorso parte dalla Piazza di Fontana (frazione del comune di Serrara Fontana) e si sviluppa in salita sui resti di un’antica mulattiera ( oggi strada carrabile) per circa 1 Km. Da questo punto costeggiando un bosco di castagni si sale, attraverso una mulattiera che nell’ultimo tratto si collega ad un antico tratturo inciso nel tufo verde, fin sulla cima del Monte Epomeo (Punta di San Nicola 789 m) ; il percorso prosegue in discesa su sterrato e costeggiando la Pietra dell’Acqua (enorme masso di tufo che funge da cisterna, da cui il nome) e Bocca di Serra, si inoltra in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino, abbandonando per un attimo il sentiero ufficiale, ad arrivare al bosco dei Frassitelli (500 m), un terrazzo di acacie fittissime, e subito dopo a quello della Falanga (600 m); qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra). Usciti dal sentiero nel bosco, si riprende una mulattiera che conduce ad un piccolo villaggio ed una chiesa: Santa Maria al Monte (400 m). La discesa, panoramicissima e con toni esotici, continua per 5 Km circa, fino al centro di Forio su strada.

Peculiarità

L’itineraio del tufo verde è un percorso nel cuore dell’isola, dove gli aspetti geologici (geositi), vegetazionali, storici ed antropici si fondono in un paesaggio unico, colorato dalle diverse sfumature di verde ed intriso di tutte le sensazioni che si possono percepire. La natura vulcanica e sismica dell’isola d’Ischia ha condizionato nei secoli le vicende delle popolazioni locali, costringendoli a continui adattamenti al territorio. Questo ha fatto sì che si sviluppasse una straordinaria testimonianza di architettura rupestre, dovuta alla lunga opera di trasformazione dei massi di tufo verde franati dal Monte Epomeo. Tale complesso è noto con il nome di “case di pietra”. Oltre all’eremo di San Nicola, che spicca sulla vetta del Monte Epomeo (dalla quale si gode un panorama incredibile spaziando sull’intero perimetro dell’isola, il Golfo di Napoli, di Pozzuoli, Capri, Procida, Circeo, isole Pontine), molte di queste “case di pietra” sono concentrate nelle frazioni più interne di Forio. Il complesso assetto del territorio comportò, inoltre, anche una capillare rete di collegamenti (sentieri, mulattiere, ripide gradinate), spesso scavati negli strati rocciosi, mentre i terreni coltivati, scanditi dai terrazzamenti, venivano sostenuti da una tipica muratura a secco di contenimento: le ” parracine ”

distanze fra il Monte Epomeo e il residence Limoneto Ischia appartamenti al mare

escursioni alternative a cavallo ASSOCIAZIONE EPOMEO IN SELLA

Escursione classica: il cui scopo è quello di portare i turisti in vetta all’ Epomeo (in sella ai cavalli).Le escursioni a cavallo partono dal punto di raduno Miscillo Souvenir, situato in via Epomeo. Ogni cavallo ha un portatore che lo accompagna lungo il percorso. La durata dell’escursione è di circa 35/40 minuti. Per poter meglio ammirare il paesaggio la discesa dalla cima dell’Epomeo viene fatta a piedi!

oppure

“Sulla cresta dell’isola”: quest’escursione è adatta a chi sà già andare a cavallo ma comunque avrà bisogno di una guida per i sentieri di montagna.Questa escursione è per un massimo di due persone che avranno un cavallo proprio.

per info escursioni su tutta l’isola d’ Ischia su facebook CLUB ALPINO ITALIANO isola d’ Ischia

Informazioni utili per trekking sull’ isola d’ Ischia

Acqua: non sono presenti fontane o sorgenti lunghi i percorsi

Attrezzatura necessaria: scarponi e zaino da trekking e indumenti tecnici a strati

Attrezzatura aggiuntiva consigliata: bastoncini da trekking.

La direzione del Residence Limoneto appartamenti al mare regala a richiesta  una mappa dell’ isola d’ Ischia ove raggiungere i vari percorsi e itinerari trekking consigliati Il trekking ad Ischia un altro volto dell’ isola d’ Ischia

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Escursione tra sorgenti e vulcani

Percorso (traversata): Bosco della Maddalena (200 m) Monte Rotaro (265 m), Monte Trippodi (502 m), Costa Sparaina (400 m), Buonopane (Fonte di Nitrodi 300 m). Descrizione del percorso L’escursione comincia da uno dei complessi vulcanici meglio conservati dell’isola. Partendo dal Bosco della Maddalena (200 m) a Casamicciola Terme, che sorge su un duomo vulcanico, si arriva al confine tra il Montagnone ricoperto di macchia Mediterranea selvaggia ed al Monte Rotaro (265 m) regno di una fitta pineta. Attraversando la cresta del cratere ed ammirandone il fondo (181 m), si prosegue fino ad una serie di “fumarole” in attività, dove è presente la specie rara Cyperus polystachyus( papiro delle fumarole) . Da qui si prosegue verso il vallone di Buceto, risalendolo ed arrivando fino alla fonte ononima. Ci si immette quindi in un bosco di castagni alle falde del Monte Trippodi (502 m.), fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Abbandonando il bosco e cominciando la discesa, il paesaggio si apre, offrendo uno scorcio completo del golfo di Napoli, con le isole flegree, i Campi flegrei, il Vesuvio ed i Monti Lattari. E’ il sentiero di Buttavento, sulla Costa Sparaina, che sorge su un duomo vulcanico (400 m) , che conduce a Candiano, frazione di Buonopane, dove è presente una quercia plurisecolare, testimonianza silenziosa del tempo che passa. Lungo questo tratto si trovano, inoltre, una serie di cantine scavate nella tenera roccia, che evidenziano la forte interconnessione tra il paesaggio naturale e quello antropico. Il percorso termina con l’arrivo a Buonopane (frazione di Barano d’Ischia) e la visita alla Fonte ed al complesso termale di Nitrodi.

Peculiarità: La conformazione geomorfologica del vallone di Buceto, la presenza di alti pioppi ed ailianti epifitati da edere striscianti e filanti che somigliano a liane ed in basso felci alte e bardane dalle foglie ampie almeno un metro, il cinguettio degli uccelli, rendono questo tratto simile ad una foresta tropicale. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di una fonte di acqua emergente gazie alla presenza di uno strato impermeabile di argille, testimonianza del passato sommerso di questa parte dell’isola. La sorgente di Buceto ha fornito acqua potabile agli ischitani sin dal passato e ha assicurato loro per lungo tempo la possibilità si svolgere tutte le attività,quelle agricole e quelle legate ai bisogni quotidiani. Attraverso l’acquedotto dei Pilastri ( i cui resti sono ancora visibili lungo tutto il percorso) è stato possibile trasportare le acque sorgive di Buceto fino al Borgo di Celsa, oggi Ischia Ponte. Nel 1853 da Ferdinando II fu ordinata la costruzione di un acquedotto militare che portasse l’acqua fino a Villa dei Bagni “Porto d’Ischia” ed al palazzo Reale,dove sul muro esterno del cancello di entrata, venne eretta una fontana pubblica.Tre allacciamenti permettevano il rifornimento d’acqua anche agli abitanti di Fiaiano e in parte di Barano. Da notare anche Buonopane, frazione di Barano d’Ischia, rappresenta il cuore storico del versante meridionale dell’isola, quando questa veniva chiamata Aenaria, ed è legato a una sorgente di acqua medicamentosa sacra ad Apollo e alle ninfe di “Nitrodes”. La struttura Geomorfologica è molto complessa e caratterizzata da accentuati dislivelli spesso solcati da canions e valloni, tra balze tufacee, disegnate dalle acque che arrivano fino al Lido dei Maronti. Il sistema florofaunistico è tipicamente mediterraneo con arbusti ed erbe aromatiche tipiche del territorio. Antichissima la tradizione curativa, risalente, addirittura, al periodo Greco dell’isola d’Ischia (VIII sec.a.C.) come attesta il suo stesso nome. Le Ninfe Nitrodi, a cui la fonte era dedicata, sono ricordate in tutti i testi classici greco-latini, da Omero in poi. L’acqua è classificata minerale naturale ipotermale solfata. Le proprietà terapeutiche sono state riconosciute ala Ministero della Salute con Decreto 3509 del 09 ottobre 2003. Ci si può bagnare sotto le bocche di erogazione, perché così l’acqua da il meglio di se e dopo essersi asciugati al sole sentire sulla pelle un magico benessere.

Il trekking ad Ischia un altro volto dell’ isola d’ Ischia

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Acqua: non sono presenti fontane o sorgenti lungo i percorsi

Attrezzatura necessaria: scarponi e zaino da trekking e indumenti tecnici a strati

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Escursioni Ischia nota bene :

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Escursione di Campagnano Piano Liguori

Descrizione del percorso

Sentiero sul versante sud/orientale dell’ isola, la più antica da un punto da vista geologico.

Il percorso inizia intorno al cratere “Vatoliere” direzione “Madonna Montevergine.

Si prosegue per un sentiero irto ma affascinante la “Scarrupata di Barano” le cui pareti mostrano bei esempi di materiali vulcanici stratificati (tufo , pomici, lapilli, ceneri bianche, roccia trachitica) e arrivati sul promontorio tra vigneti e Macchia Mediterranea ed un castagneto si sale su Monte Vezzi, un duomo Vulcanico di 392 m. La discesa dalla cima verso Piano Liguori offre un bel panorama su Punta San Pancrazio (156 m) con la caratteristica chiesetta a strapiombo sul mare. A Piano Liguori si trova un villaggio abbandonato. La vegetazione è quella tipica mediterranea, ricca di agavi e profumi intensi. Durante il tragitto si incontrano vecchie cantine scavate nella roccia ed è inoltre possibile fermarsi in una vecchia trattoria. Dalla terrazza panoramica del ristorante si godono il silenzio e la vista di Capri, della Penisola Sorrentina e del Vesuvio . La gestione è semplice si mangia casalingo,  cucina sana a km 0 , ottimo il loro olio prodotto dal loro uliveto a pochi metri dal mare che vi consiglio di acquistare . Il sentiero che parte dal ristorante e che segue la costa é molto panoramico , ma soleggiato , per cui non é consigliato nelle ore calde dei giorni estivi ..

Tra vigneti e costeggiando la splendida Baia di Cartaromana in fondo alla quale sono ancora visibili i resti di “AENARIA” la vecchia Ischia Romana sommersa. Si prosegue per un agile sentiero a strapiombo su varie insenature nelle quali confluiscono terrazzamenti ripidissimi coltivati a vigneti Si completa l’escursione con il rientro a Campagnano.

Il susseguirsi di vedute mozzafiato del golfo di Napoli, campagne coltivate no a viti ed alberi da frutta, a strapiombi che danno sul mare aperto offrono un’esperienza che lascia spazio alla mente ed dell ’anima di riequilibrasi con il corpo.

 

percorso escursioni Ischia Campagnano Piano Liguori

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